Circa un anno fa l’associazione di promozione sociale Paolab distribuiva un questionario a tutti gli internauti rientranti nella categoria “pendolari”, gente che è costretta ad usare mezzi di locomozione, quali autobus e treni, per poter raggiungere i luoghi di studio e di lavoro.
Alla luce degli ultimi avvenimenti ci pare opportuno ritornare sulla vicenda, giacché i biglietti-abbonamenti hanno subito nelle scorse settimane un’impennata senza giustificazione ; le lamentele si moltiplicano giorno per giorno tra la popolazione interessata, mentre perdura la carenza di mezzi che non sono per nulla sufficienti a garantire il servizio.
La crisi del trasporto ferroviario nel Paese non si risolve certo con i 200 nuovi treni promessi per il prossimo biennio, che non riusciranno a sopperire alle tante lacune e mancanze qualitative del servizio regionale ed interregionale in Calabria e in vaste aree della Penisola; nello specifico vale come esemplificazione il rincaro per la frequentatissima linea Paola – Cosenza che è passata a costare da 3,90 euro a 4,80 euro (costo biglietto a/r).
Le Ferrovie della Calabria intanto sono ormai da qualche tempo gestite dalla Regione Calabria e Il governo regionale non è riuscito a rilanciare quello che deve essere anche un volano per il turismo; dal sito internet delle Ferrovie della Calabria si continua a registrare che è ancora impossibile raggiungere la più alta stazione europea a scartamento ridotto (San Nicola Silvana Mansio ), i treni a vapore restaurati si lasciano arrugginire e le vetture d’epoca rimangono colpevolmente abbandonate.
I biglietti e gli abbonamenti degli autobus privati e pubblici hanno anche loro subito importanti rincari, andando a colpire soprattutto studenti e lavoratori; il rincarare i prezzi di biglietti ed abbonamenti colpisce dunque, più duramente delle altre, determinate classi sociali, che guarda caso sono proprio quelle a cui dovrebbero invece essere indirizzate le maggiori attenzioni.
Paolab guarda con interesse ai primi tentativi di formare un coordinamento provinciale, utile a tenere unite le lotte, per un servizio di qualità a prezzi sociali. Le diverse ragioni degli indignati dello Ionio e del Tirreno, passando per la Sila ed il Pollino, hanno infatti obiettivi comuni.
L’associazione Paolab resta quindi a disposizione di coloro i quali hanno interesse e voglia di occuparsi di questa delicata e importante problematica.