Nel 1960 usciva postumo il romanzo di Nikos Kazantzakis “L’ultima tentazione”.
Ad oltre vent’anni dalla pubblicazione del testo il regista Martin Scorsese, dopo una lunga e travagliata gestazione, esce con il film “L’ultima tentazione di Cristo”. Nonostante la grande affluenza di pubblico e le numerose nomitation ai più ambiti premi cinematografici, la pellicola – come già in primis il romanzo – venne accolta con molta diffidenza, scatenando ondate di indignazione e proteste da parte dei cristiani più ortodossi; costoro ravvisavano e tacciavano l’opera di Kazantzakis e Scorsese oltraggiosa e blasfema.
Purtuttavia, una più attenta e non superficiale analisi ha nel tempo ravvisato a ragione il messaggio di amore e pietà del sacrificio supremo del Divino che si fa uomo, assumendo in questo modo tutte le peculiarità e le debolezze della carne, con cui lo stesso Gesù si trova a rapportarsi. L’opera dà modo di apprezzare maggiormente l’estremo sacrificio del Cristo, che nonostante si è fatto uomo, riesce con la morte a vincere i peccati dell’umanità, redimendola.
Vi invitiamo alla III serata cineforum “Utopie e Distopie” presso il centro laboratoriale 7 Canali “A. Eboli”.
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