L’Associazione PAOLAB vi invita un partecipare al Viaggio culturale che sì terrà giorno 20 giugno 2015, un Roccella Ionica e Gerace, considerato il BORGO PIU’ BELLO D’ITALIA: il tutto Sarà coadiuvato da un’esperta guida turistica. Il Costo del Viaggio e Di soli 20 €; Partenza da Paola per le ore 7.30 del mattino, rientro in serata Previsto per le 21:00 circa (pranzo a sacco).
PER INFO, CONTATTI, CAPARRA (entro il 10giugno 2015), CONTATTARE A :
Valerio: 3281394303;
Maffy: 3450728492;
Gerace è una città in provincia di Reggio Calabria . La città Sorge su una collina formata da conglomerati di fossili marini da 60 milioni di anni fa.
Il nome della città deriva dal greco (” Sparviero “). Secondo una leggenda, gli abitanti della costa, in fuga da un attacco saraceno nel 915 CE, erano guidati da uno sparviero alle montagne imponenti della zona di Locri, e qui fondarono la città. Reperti archeologici hanno dimostrato che la zona era infatti abitata fin dal Neolitico. In Seguito, la collina è stata abitata e fu poi sede di un presidio militare romano. Dopo la riconquista bizantina d’Italia (6 ° secolo), la città divenne capoluogo amministrativo, militare e religioso con il nome di di Santa Ciriaca.
Essendo la città divisa da nuclei diversi, ma collegati da grande viabilità, si consiglia di effettuare il percorso di visita a piedi per meglio godere delle innumerevoli bellezze architettoniche.
La visita della città inizia dal borgo, là dov’era l’antica porta della Varvara e le Botteghe dei vasai.
La strada statale aggira sulla destra la cittadella, un quartiere parzialmente fondato sulla roccia, fino a Piazza della repubblica dove è situata la splendida chiesa di Santa Maria del Mastro, nelle immediate vicinanze si trova l’antico palazzo del Balzo che si affaccia alla piana, questa ultima raggiungibile percorrendo una strada che si dirama dalla statale poco oltre la settecentesca Chiesa di San Giorgio. Nella piana si possono visitare due conventi: quello dei Cappuccini ( risalente al 1534) e quello dei Minori Osservanti (Risalente al 1612) la cui chiesa è dedicata a Santa Francesca Romana, oggi cappella del cimitero; poco distante si trova la suggestiva Chiesa di Santa Maria di Monserrato di origine bizantina.
Lasciato il Borgo Maggiore e percorrendo nuovamente la statale si raggiunge il Borghetto, dove attraversata la porta urbica, sulla sinistra vi è la Chiesa di San Martino che può ascriversi ad un’epoca remota, anche se totalmente ricostruita dopo il terremoto del 1783.
Percorrendo la via Roma, si arriva al belvedere Bombarde e sulla sinistra vi è ciò che resta del “venerabile Hospitale di San Giacomo“, oggi abitazione privata; proseguendo sulla stessa via Roma ed attraversando l’architettura cinquecentesca della “Porta del Sole” si raggiunge la Piazza del Tocco (Tocco va inteso nell’etimo greco: Assemblea). Sette strade vi si immettono e delimitano altrettanti isolati e palazzi (a sinistra il palazzo Grimaldi- Serra, sede municipale).
Immettendosi in Via Zaleuco fra palazzi e ricchi portali si arriva alla Piazza Tribunadove domina il superbo impianto absidale della maestosa Cattedrale consacrata nel 1.045 in stile romanico- normanno, ha sviluppo basilicale costruita, parte sulla nuda roccia e parte su una cripta a croce greca che pur se molto rimaneggiata si pensa risalga all’VIII secolo. Dalla Cattedrale anziché attraversare l’Arco dei Vescovi si percorre la via Caduti sul Lavoro, lungo la quale troviamo l’ottocentesca Chiesa del Sacro Cuore e, subito dopo, in Piazza delle Tre Chiese si possono ammirare: la Chiesa Convento di San Francesco d’Assisi dalle purissime linee gotiche (1252) e la Chiesa di San Giovannello XI° secolo, chiesa greco-ortodossa.
Da qui si può salire al castello costeggiando l’abitato fino ad arrivare ad un vasto spiazzo il Baglio, rifugio tradizionale della popolazione in caso di pericolo. All’estremità dello spiazzo si ergono i resti dell’antico Castello normanno risalente all’XI° secolo, anche se rimaneggiato. Dal castello si ridiscende in Città per via Buonarroti che costeggia il complesso dell’Episcopio seminario. E qui, invece di tornare in Piazza Tribuna si può scendere attraverso la Via Gioberti ammirando, così le finestre Bifore duecentesce e, proseguendo, una suggestione di archi, palazzi settecentesche, chiese e portali finché si giunge al complesso monastico di Sant’Anna (1344 nelle parti più antiche). Dalla passeggiata delle bombarde si scende per via Santa Lucia fino al Borgo maggiore che si può ora visitare nella sua metà occidentale. Dalla Chiesa del Carmine, a metà della discesa a quella di San Siminio e di San Nicola, si percorre, poi, la Via L. Da Vinci dove si trovano le Bifore Medievali di Casa Marvasi e il loggiato cinquecentesco della via G. Bruno per poi ritornare in Piazza della Repubblica dove il nostro itinerario si conclude.
(per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare il sito ufficiale della città :http://www.comune.gerace.rc.it/index.php?option=com_content&view=article&id=110&Itemid=81)