“Il mondo di una volta”: alla presentazione molti spunti per parlare di territorio e cultura
Sullo sfondo del quartiere Piano Torre, alla presenza di una cinquantina di persone, è stato presentato ieri il libro “Il mondo di una volta”, di Emilio Osso, volto a descrivere momenti di vita rurale di un tempo, da lui vissuta negli anni ’70, offrendo così numerosi spunti per riflettere sull’importanza delle tradizioni e dei territori, molto spesso abbandonati.
A prendere la parola per primo, introdotto da Asmara Bassetti,Enzo Ruis, rappresentante di Cambia Paola e facente parte del comitato di Piano Torre, che ha ricordato i tempi in cui il quartiere era vivo e c’era un attivismo partecipato, che ha fatto la storia non solo del quartiere stesso, ma anche di Paola, e nonostante ciò siastato quasi completamente dimenticato.
Emanuele Carnevale, presidente PaoLab, ribadisce l’importanza dei prodotti a km 0, considerati quasi una rivoluzione al giorno d’oggi, ma un dato di fatto ieri, quando ogni famiglia possedeva terreno da coltivare, e ricavava prodotti genuini di sicura provenienza. <<La probabilità di ammalarsi di tumore, con la produzione in loco, era molto bassa rispetto ad oggi, in quantol’inquinamento ambientale è uno dei maggiori fattori di malattie tumorali>>.
<<Mi sono sforzato di far rivivere in queste pagine quel senso di collaborazione ormai scomparsa, e quei valori che mi sono stati tramandati, che non ci sono quasi più>> dice Emilio Osso. <<Senza dimenticare gli ambienti naturali che sono stati lo sfondo della mia infanzia, quando, andando dai nonni potevo finalmente giocare all’aperto con gli “amici della campagna”>>. Una nostalgia quasi tangibile la sua, non solo per la perdita di valori una volta essenziali, ma anche per quei paesaggi, descritti dettagliatamente nell’opera, scomparsi o aggrediti dall’uomo, di cui rimane solo qualche vaga traccia di quello che un tempo erano sentieri, maestosi alberi, o grotte nascoste.
A prendere parte al dibattito pubblico alla fine della presentazione, anche Salvatore (Tuturo) Manes, Franco Cortese, Edoardo Stefano, Raffaele Condino, Domenico Di Santo, Cosmo De Matteis e Antonio Grosso, che hanno ripreso, di volta in volta, le argomentazioni del libro, e abbracciandone di nuove, sempre collegate al vivere del passato e del presente, e alle tradizioni da rivalutare, hanno sottolineato che non bisogna scambiare la modernizzazione per progresso. Senza dimenticare inoltre di ribadire che non c’è modernizzazione senza cultura, e avvalorando il concetto che riprendere ad avere cura dei nostri territori, e valorizzare i nostri quartieri, non può che ottenere risultati positivida più punti di vista.
Augurandosi che la serata sia stata solo una delle tante iniziative volta a far riscoprire piccoli “mondi di una volta”, l’associazione ha aperto un ottimo buffet preparato da alcuni residenti del quartiere, il tutto accompagnato da musica dal vivo e balli tradizionali che hanno coinvolto i presenti.
Asmara Bassetti
Qui di seguito alcune foto della pubblica manifestazione tenutasi il 6 luglio 2014 a Piano Torre, Paola.