La crisi dei rifiuti in moltissimi centri calabresi è oramai permanente. Tra questi rientra anche la città di Paola che specie nelle ultime settimane di caldo è attorniata da un cattivo odore che non solo rende invivibile vaste zone della città, ma offre al turista (sporadico o di ritorno che sia) un biglietto da visita che non antepone certamente bene rispetto alle tante bellezze, anche solo potenziali, che Paola detiene. La manifestazione regionale dello scorso 10 maggio tenutasi a Cosenza ha visto Paolab protagonista sin dalle fasi organizzative, soprattutto grazie al lavoro dell’instancabile Domenico Di Santo, che ha seguito gli sviluppi di un’alternativa che si sta tramutando in possibilità concreta di risoluzione di un problema di così ampia portata.
Rispetto alle negligenze regionali ed all’incapacità a garantire almeno livelli minimi di civiltà si è costruita nel tempo una valida alternativa: associazioni, movimenti, comitati ed alcuni partiti politici lungimiranti hanno indirizzato le proprie energie alla risoluzione della questione rifiuti. Questi proclami e progetti hanno trovato eco negli uffici di un corposo gruppo di amministratori e consiglieri comunali di tutta la regione. Per uscire fuori dalla gestione scellerata proposta dalla regione Calabria bisogna formare in primis un consorzio fra diversi comuni che raggiungano almeno la soglia di 40mila abitanti. Per questa ragione è stata organizzata una “2 giorni” che ha visto animare il pianoro di Novacco -Saracena-, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, dove il 14 e 15 giugno rappresentanze diverse hanno discusso ed elaborato un piano di azione tangibile. A questa importante iniziativa ha partecipato anche l’associazione Paolab con due suoi iscritti: Ewa Zapal ed Emanuele Carnevale.
Come cittadini ed attivisti che da anni denunciano e propongono soluzioni rispetto problemi connessi all’inquinamento ed alla questione rifiuti siamo molto dispiaciuti di non aver potuto registrare la partecipazione alla “2 giorni” della maggioranza del Comune di Paola, né tantomeno quella delle opposizioni che siedono in Consiglio. Un’ennesima occasione persa dunque per avviare a soluzione un problema serissimo, che degenera progressivamente col passare del tempo. Il Consorzio dei comuni virtuosi è però aperto ad altre adesioni, pertanto invitiamo amministratori e consiglieri tutti a prodigarsi in tale direzione, ovvero una gestione dei rifiuti pubblica e partecipata. In verità è passato già un anno da quando l’associazione Paolab lanciava l’idea per i comuni del tirreno cosentino di consorziarsi nella gestione integrata dei rifiuti, adesso l’idea si sta concretizzando, saprà Paola prendere al volo quest’occasione oppure dovremmo assistere all’ennesima situazione di impasse fra proclami ed azioni concrete?
Il Presidente dell’associazione di promozione sociale Paolab Emanuele Carnevale.