Si è svolta lo scorso venerdì nella città di Paola un’interessante manifestazione dal titolo “Contaminazione ambientale da amianto” durante la quale sono stati toccati importanti punti sullo stato della situazione regionale e nazionale. Ai convenuti sono state innanzitutto fornite preziose informazioni sulla lega amianto-cemento comunemente definita <<eternit>>. I rischi per la salute derivanti dal disinteresse verso politiche di bonifica può condurre al propagarsi di malattie tumorali, che com’è risaputo possono portare le persone al decesso. Tra gli interventi hanno incuriosito le relazioni curate dai due geologi dell’Osservatorio Nazionale Amianto partecipanti all’iniziativa. Beniamino Falvo e Francesco Falco hanno spiegato ai presenti, col supporto di materiale video, le caratteristiche dell’amianto e dell’eternit. Va evidenziato l’intervento del coordinatore provinciale ONA Cosenza Giuseppe Infusini, il quale si è concentrato sulla legge della regione Calabria numero 14 del 2011, meglio conosciuta come “legge amianto”. Descrivendo la realtà catastrofica sono emerse nella fattispecie tutte le falle del sistema regionale. Negli anni il denaro è stato mal speso e di concreto è stato realizzato poco, difatti sono ad oggi ancora parecchie le strutture, anche pubbliche, con coperture od elementi in amianto-cemento. Lello Grassia in rappresentanza del Dopolavoro ferroviario di Paola ha tenuto alto il livello di attenzione con un intervento che ha intrecciato la storia delle ferrovie e dei macchinari, a cominciare dai locomotori, con l’amianto che come si sa ha ottime capacità isolanti. Grassia ha sapientemente ricordato le vicende di migliaia di operai che nel tempo hanno portato avanti la loro attività lavorativa in condizioni pessime per la salute, giacché si lavorava(moriva) a stretto contatto con l’amianto. Il presidente dell’associazione Paolab Emanuele Carnevale ha invece curato una relazione storico-giuridica durante la quale sono state ricordate importanti sentenze a cavallo tra vari ordinamenti, fra cui italiano e francese. Lo stesso Carnevale ha concluso il suo intervento mettendo in luce lo stretto rapporto tra morti per amianto e classi sociali. Nello specifico i casi di morti per neoplasie derivanti da amianto sono elevatissime fra i lavoratori che lo adoperavano quotidianamente in cambio di un misero salario. Durante il “boom economico” sono stati sempre gli operai ad impiegare l’eternit nell’edilizia anche per i costi poco onerosi del materiale. Ad oggi è sempre la classe meno abbiente che non può permettersi il costo delle onerose bonifiche, contribuendo così all’esposizione a rischi concreti per sé e gli altri.
L’appello conclusivo è rivolto quindi verso le istituzioni, affinché vengano conferiti contributi concreti ed appropriati per operare in favore di una bonifica che coinvolga tutto il territorio regionale. Le classi abbienti ieri non hanno respirato l’amianto come invece hanno fatto gli operai, oggi non condividono i quartieri con alta presenza di eternit delle classi popolari e meno agiate. Il diritto alla salute è intrecciato con quello alla vita. Questi diritti vengono prima di qualsiasi problema economico-finanziario. Bonificare significa vivere in un ambiente salubre e creare molteplici occasioni di lavoro, basta impegnarsi a favore della collettività.
DLF Paola- Paolab.