La raccolta differenziata non basta più! Quello che serve ora è la trasformazione dei rifiuti, attraverso la promozione di consorzi tra Comuni limitrofi, in materia grezza o semilavorata da reinserire nel circolo produttivo. Accorciare la filiera, sviluppare un riciclo e una gestione dei rifiuti a “km zero”, solo questo potrà tornare utile alla comunità. Con il progetto “Differenziamoci”, oltre a riunire alcune delle maggiori associazioni cittadine, sulla base di una condivisione di valori universali, si è cercato di assorbire i principi più basilari e indispensabili della green economy. Si tratta di uno sviluppo a steps, da realizzare con pazienza e costanza nel tempo, consapevoli –tutti- dell’enormità dei benefici per l’ambiente e i cittadini. In tempo di crisi, in un Comune come il nostro, dove “demolire” è ritenuto più gratificante -anziché “costruire”- il futuro per ravvivare l’economia può partire anche dal rifiuto. In poche parole, occorre far diventare i rifiuti “risorsa”. Il progetto “Differenziamoci” prevede, sfruttando fondi europei a ciò disposti, l’istallazione di isole ecologiche con sistema di contenitori interrati. Ogni isola sarà dotata di torrette per il conferimento dei rifiuti e meccanismi di premiabilità, con lo scopo di ridurre a fine anno l’ammontare della tassa sui rifiuti ed incentivare così i cittadini a differenziare. Secondo alcuni dati Eurispes, a sostegno della nostra iniziativa, a fronte degli 80 posti di lavoro generati smaltendo una tonnellata di rifiuti con le attuali procedure di incenerimento, con tale progetto, invece, una tonnellata di rifiuti “trasformati”creerebbe 16.000 posti di lavoro. Anche Paola potrà, prima e meglio di altri paesi, cercare di trarre profitto da una oculata e attenta gestione dei rifiuti. Sono in molti ad indicare la Green economy come l’unica via per uscire dalla crisi; sicuramente è la più lungimirante. Il progetto sui rifiuti è solo l’inizio, un esempio reale che si può fare “buona politica” senza promettere nulla, senza creare illusioni o generare false speranze, ma muovendosi solo sulla scia del concretamente realizzabile. Altre sfide ci attendono, rinnovabili, bioedilizia, trasporto elettrico, parchi naturali e turismo sostenibile; è tempo di rimboccarsi le maniche e collaborare per non mancare le occasioni (attuali e future) per risolvere la crisi e creare nuova occupazione. “Differenziamo” Paola catalogandola, anziché come un comune dissestato, come chiaro esempio di virtuosità. Quello che non facciamo noi, lo faranno di sicuro gli altri. A tal proposito, il Comitato di iniziativa popolare, in seguito alla richiesta di consiglio comunale, protocollata lo scorso 31 maggio, chiede all’amministrazione di poter prender parte ai lavori della commissione comunale e dare il giusto contributo per risolvere (insieme) il problema della saturità delle discariche e dell’emergenza rifiuti.