Si è concluso da qualche giorno il nostro sondaggio che chiamava in causa il mondo dei pendolari che dalla costa tirrenico -cosentina sono costretti a spostarsi per motivi di studio e di lavoro nell’area del capoluogo provinciale. I dati raccolti in queste settimane sono per certi versi ambivalenti, ed è per questo difficile arrivare a conclusioni ed analisi. Tutti coloro che si sono detti usare il pullman quale mezzo di locomozione hanno dichiarato di essere clienti “Preite”. In complessivo la nota dolente riguarda “il numero dei posti a sedere in relazione al numero degli utenti”, per il quale ben il 70% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di usufruire di un servizio “cattivo”, mentre non emerge un dato allarmante per il servizio relativo alla puntualità e la pulizia a bordo. Sicuramente da evidenziare è il disagio sottolineatoci da chi ha fatto presente che si trova obbligato la mattina presto a prendere la corsa bus per Cosenza nei pressi del “bivio Tenimento” sulla SS18, in condizioni che definire pericolose sarebbe poco.
Un altro dato però sul quale riflettere è secondo me proprio il <<non dato>>. Essendo sotto gli occhi di tutti il gran numero di pendolari ci si aspettava un numero di opinioni assai significativo, mentre invece si rimane nella doppia cifra. Questo ha a mio avviso un possibile duplice significato: probabilmente il servizio treno e bus è talmente efficiente da non ritenere opportuno intervenire, sottoscrivendo la propria opinione positiva; oppure in una visione opposta i pendolari non hanno inteso incanalare il loro malcontento attraverso la piattaforma creata e messa a disposizione dall’associazione Paolab, poiché arrendevoli in una situazione di stallo per la quale l’opinione negativa non ha poi molto peso nella modifica delle condizioni effettive promosse dall’azienda che gestisce il servizio di trasporto.
Emanuele Carnevale, Associazione Paolab