Intervento sulla biblioteca comunale “Roberta Lanzino” – Paola.
Non sappiamo se si tratta di incuria, pigro disinteresse o scelta deliberata, ma non ci pare, tra le altre cose, che sia possibile non denunciare lo stato in cui versa la città a livello del godimento di strumenti culturali comuni e, il come, in questo senso, si sia caduti in un letargo davvero allarmante.
L’ultimo esempio, che la fa capire lunga di quale sia, sul tema, l’interesse della amministrazione comunale, senza andare a prenderlo troppo lontano, lo segnaliamo come elemento negativo già esistente dentro le mura del S. Agostino.
Parliamo della biblioteca comunale “Roberta Lanzino”; perché riteniamo che l’arricchimento culturale sia espressione di un valenza di carattere storico e sociale, e che leggere buoni libri sia ancora una delle attività più importanti da invogliare e garantire a tutti.
Lo diciamo perché, anche in questo caso, l’amministrazione non tiene buoni occhi, e la detta biblioteca è lasciata in una condizione di trascuratezza, e di svalutazione, che destano preoccupazioni sul suo stesso futuro.
Lo spazio reale del quale gode è sempre più ridotto, e questo vale sia per quello occupato dai testi, che per quello a disposizione dei visitatori e di chi ne usufruisce.
Sappiamo che ci sarebbe addirittura l’ intenzione di spostarla in altra sede, e che questo determina allo stato una indeterminatezza sul suo futuro; la biblioteca vive adesso una condizione che non garantisce la fruibilità di una parte assai rilevante di testi che sono, tra l’altro, disposti su un numero molto minore di scaffali rispetto al passato.
Vorremmo dunque sapere quali sono le intenzioni vere dell’amministrazione , qualora ne avesse davvero qualcuna, sul presente e sul futuro della biblioteca comunale “Roberta Lanzino “.
Domenico Di Santo e Lucio Cortese