L’estate 2012 volge al termine, ed e’ ormai tempo di tirare le somme di quello che e’ stato. Dal 27 luglio sino al 19 settembre e’ stato attivo sul sito internet dell’associazione www.paolab.eu un questionario volto alla raccolta delle impressioni e dei dati attinenti le condizioni del Tirreno sulla costa cosentina.
Innanzitutto un ringraziamento da parte mia, ed in nome dell’associazione, va a tutti coloro che hanno contribuito a rendere il pacchetto dei dati raccolti un numero al quanto consistente. Come era pero’ facile prevedere all’inizio, la maggior parte delle informazioni raccolte si sono concentrate in riferimento alle condizioni delle spiagge paolane, in corrispondenza al mese appena trascorso di agosto; pochi risultano infatti coloro che hanno compilato il questionario nel mese corrente.
Le notizie piu’ rilevanti di cui voglio dare pubblicita’ sono quelle sulle condizioni del mare, ossia quelle effettivamente riscontrate da parte dei bagnanti. Alla domanda “Come hai trovato il mare” era possibile scegliere una risposta tra 4 opzioni: Pulito; Prima sporco, poi pulito; Prima pulito, poi sporco; Sporco. In riferimento a queste opzioni il mare ci e’ stato segnalato essere stato: Pulito 36%, Prima sporco, poi pulito 17%, Prima pulito, poi sporco 14%, Sporco 33%.
Purtroppo questi dati segnalano ancor una volta l’allarme per le condizioni del nostro mare. Anche se la maggior parte delle risposte indicano che le acque sono state pulite, non puo’ sostanzialmente essere messo neppure a paragone con gli altri tre indici, i quali indicano che il mare, anche se temporaneamente, e’ stato sporco, indi non c’e’ stata la possibilita’di goderne.
Come presidente dell’associazione Paolab ci tengo a sottolineare che inoltrero’ tali risultati ai comuni che sono stati segnalati dai partecipanti al questionario, almeno in tre occasioni. Oltremodo la qui diffusione degli stessi sta ad indicare il fatto di voler estendere tal messaggio a tutte le amministrazioni comuinali dell’interland paolano, che’ come tristemente sappiamo, le correnti di sporcizia non tengono conto dei confini tra chi inquina di piu’ e chi invece danneggia di meno. Certamente il dato che il Tirreno cosentino non ha litorali con acque cristalline e di qualita’ non e’ un’informazione che la si da’ oggi per la prima volta, pero’ c’ e’ da sottolineare come ancora una volta si e’ stati bravi a lasciare che le cose facessero il proprio corso senza intervenire in maniera efficace. Ancora una volta si e’ sciupata un’opprtunita’ di rilancio per la costa, in termini di salubrita’ per i cittadini prima e per ben presenziare agli occhi dei viaggiatori, che qui hanno deciso di sostare, innescando ovvie ricadute economiche. Il turismo, anche se magari soltanto per qualche giorno o addirittura per qualche ora di sole in spiaggia, ha dato dei risultati piuttosto buoni: il 73% delle persone hanno affermato di essersi accorti della presenza di turisti nelle loro vicinanze, senza contare il fatto che magari, in qualche caso, i visitatori erano proprio loro. In prevalenza e’ stato indicato dagli internauti che nelle loro vicinanze presumibilmente vi erano: cosentini, milanesi oltre che polacchi e svizzeri.
Una riflessione pero’, come rappresentante dell’associazione mi sorge banalmente in testa: ma e’ giusto parlare in questo caso di “turisti”, oppure sarebbe opportuno scrivere di semplici emigrati ed immigrati che si ritrovano per qualche ora a condividere le vacanze in riva ad un mare tutt’altro che “da bere”? Ed inoltre, rimanendo sul caso paolano, e se di veri viaggiatori si e’ trattato, e’ stato per codeste persone meglio ascoltare la buona musica di Ivana Spagna per una serata con le condizioni di pulizia del mare molto precarie per tutta la durata delle vacanze, oppure era piu’ opportuno garantire loro un mare da spot pubblicitario come quelli propagandati giustamente dalla Regione? Non credo che un milanese – turista di rientro o viaggiatore per caso che fosse – debba farsi un viaggio cosi’ lungo per assistere a concerti che di fatto si tengono gia’ nella sua citta’.
Al di la’ delle riflessioni opportune e dalle interrogazioni che in situazioni come queste nascono negli animi di coloro che amano la nostra terra, voglio sottolineare che il nostro sondaggio pero’ voleva essere un modo per raccogliere le impressioni degli amanti del mare, affinche’ le amministrazioni comunali facciano sempre piu’ fronte comune, ad un problema che difatti comune lo e’ gia’ di suo. Sperando sinceramente che non si debba attendere l’estate 2013 per sentir parlare nuovamente di questo stesso problema, e con la certezza che se si fanno i dovuti controlli, sicuramente il buon lavoro dara’ i suoi frutti, speriamo che cio’ possa poi essere sottolineato dagli utenti della rete internet, attraverso il sondaggio che verra’ tra un anno riproposto sul nostro portale virtuale. Nel frattempo auguri di buon lavoro a tutti\e.
Emanuele Carnevale, presidente ass. Paolab.