La città di Paola, su idea dell’associazione Paolab, rende omaggio al grande poeta argentino Ernesto Sabato, insignito fra gli altri notevoli riconoscimenti, della laurea honoris causa da parte dell’ateneo UniCal.
Giorno 21 agosto, alle ore 19:30, presso la Villa Comunale, verrà intitolato il “Belvedere Ernesto Sabato”. Lo scrittore, scienziato, accademico e politico argentino di fama internazionale, nasce in America, ma ha radici profondamente radicate in Calabria. Suo padre era difatti di Fuscaldo, mentre sua madre arbëreshë, era di San Martino di Finita.
Dai due comuni della provincia cosentina, come tanti in quel periodo, i genitori di Ernesto Sabato partirono per trovare fortuna in Argentina. Qui misero su famiglia, integrandosi nel tessuto sociale latino americano. Il legame con la terra natia evidentemente è stato tramandato con grande nostalgia dai genitori dell’insigne poeta, tanto che nel testo “Prima della fine”, a pagina 23 dell’edizione italiana, l’Autore così scriveva: “Molti anni fa andai in Calabria, a Paola, dove un giorno mio padre si era innamorato di mia madre; intravedendo la sua infanzia tra quelle terre, guardando verso il Mediterraneo, chinai il capo e i miei occhi si offuscarono”.
A poco più di 10 anni dalla morte, alla presenza anche del sindaco di Fuscaldo e dell’assessore di San Martino di Finita in rappresentanza delle rispettive comunità, verrà scoperta la posa in opera di una targa, a testimonianza del grande amore sbocciato fra i genitori di Ernesto Sabato proprio a Paola. Un esempio importante quello della famiglia Sabato, che ci porta inoltre a riflettere sui migranti e le migrazioni, di ieri e di oggi.
Insieme ai docenti Mario Benvenuto, Guerino D’Ignazio e Wilma Siciliano verrà ripercorsa la vita di Ernesto Sabato, con una testimonianza importate della nipote Isabel, in collegamento da Buenos Aires. Sarà questo il modo più appropriato per l’Amministrazione Comunale di Paola e l’Associazione Paolab, di rendere omaggio a chi si è speso tantissimo per il bene comune e l’Umanità, ricoprendo fra gli altri il delicato compito di Presidente della Commissione sui Desaparecidos del primo governo post dittatura in Argentina.