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La cultura di Paola rinchiusa (?)

L’associazione Paolab si compiace della bell’iniziativa europea di sabato scorso – “La notte dei musei”- durante la quale anche nella Calabria e nella stessa provincia cosentina si è potuto assistere con entusiasmo e favore all’alto numero di interessati visitatori che hanno animato la notte. Questa iniziativa ha costituito un’occasione per dare più ampia conoscenza dei reali tesori monumentali, storici, ed artistici dei quali la nostra regione è assai “ricca”. Se questo è stato lo scopo, l’obiettivo è stato ancora una volta centrato, proprio in virtù dell’interesse crescente, espresso soprattutto da parte dei tanti giovani beneficiari, che in tempo di crisi hanno avuto modo di accedere alla scoperta ed alla conoscenza del patrimonio culturale. I motivi del nostro compiacimento risiedono nell’avere riscontrato, ma in verità ne siamo sempre stati certi, che il terreno dell’apprendimento del sapere, non può non costituire altro sennonché un punto di slancio in proiezione futura, dove la cultura viene ad essere intesa come bene comune, non più quindi strumento dei pochi per assoggettare i tanti, ma come consapevolezza e coscienza di massa per uscire da una visione elitaria.

Quale ruolo le istituzioni possono e devono esercitare, e quali iniziative intraprendere per mettere in condizione i paolani, con particolare attenzione rivolta ai giovani, alfine di renderli edotti rispetto la misconosciuta ricchezza della nostra città? A nostro avviso si dovrebbe in primis partire della pluralità spirituale, che si esprime – qui come altrove-, soprattutto attraverso l’esistenza di numerosi luoghi di culto, ognuno dei quali ha una propria storia. Paolab (Associazione di promozione sociale), volendo essere partecipe a codesto processo di sviluppo, inviterebbe dunque l’amministrazione comunale a muovere passi importanti nei confronti dell’ordine dei Minimi e di chi lo dirige, affinché si arrivi ad un’apertura agli utenti della straordinaria ricchezza e risorsa rappresentata da una biblioteca tra le più importanti del mezzogiorno, localizzata nel cuore del convento di Francesco da Paola. La fruibilità e l’accesso a tale spazio sarebbe di primaria importanza per accrescere l’importanza culturale del centro paolano in tutto il meridione. Tutto ciò anche alla luce dell’esposizione di alcuni volumi della biblioteca Charitas al Salone del libro di Torino.

Questo è il nostro auspicio, vedremo!

Emanuele Carnevale, Ass. PAOLAB